Il giornalista di Libero ha commentato le parole di Zaccaria Mouhib, artista musicale che ha ammonito ministro dei Trasporti.
Hanno fatto scalpore le parole pubblicate sui social da Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, rapper uscito a marzo dal carcere che ha minacciato di morte Matteo Salvini. L’artista era stata condannato a quattro anni di reclusione ed è stato liberato anticipatamente perché, secondo il gup, “ha intrapreso un serio processo di rielaborazione dei propri trascorsi criminosi, dimostrando di aver compreso il disvalore delle proprie azioni e di voler affrontare le problematiche“.
“Gente come Salvini e la Sardone devono morire – queste le parole del rapper – portano solo ignoranza e razzismo. Meglio non provocarci perché diventiamo una razza di me… più di quello che potete pensare e soprattutto se parlate di religione sappiate che ogni musulmano per la sua fede e il suo dio è pronto a morire. Evitate di parlare di cose che non sapete, soprattutto in Italia dove gli immigrati sono stati pure parecchio gentili con voi“.
Il commento di Sallusti
“La faccenda – scrive Alessandro Sallusti su Libero – la si potrebbe liquidare come l’ennesimo delirio di un giovane disadattato rapinatore e drogato (risulta agli atti del processo). Ma magari no, può essere che il suo pensiero – il ragazzo è un cantante rap con un discreto seguito nel mondo degli immigrati di seconda generazione – rappresenti quello di non pochi suoi compagni di avventura e sventura anche non necessariamente delinquenti di professione“.
Sallusti cita poi le parole di Oriana Fallaci che nel 2005 scrisse: “Gli immigrati musulmani materializzano così bene l’avvertimento che nel 1974 rivolse all’Occidente il loro leader algerino Boumedienne: presto irromperemo nell’emisfero Nord, e non da amici perché lo faremo per conquistarvi popolando i vostri territori coi nostri figli, sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria“.
“Ovvio che non c’è da generalizzare – conclude Sallusti – chiaro che l’immigrazione non può essere bloccata con la bacchetta magica ma attenzione che qui, passo dopo passo, concessione dopo concessione e lassismo dopo lassismo, la premonizione di Boumedienne rischia di avverarsi perché quando una cosa nasce con il piede sbagliato, quello dell’illegalità, è difficile che poi si riesca a raddrizzarla. A occhio la Baby Gang di Zaccaria Mouhib è ben più numerosa della sua band di fuori di testa“.